Page 55 - BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2017 RISULTATI E PROSPETTIVE
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SEA AMBIENTE 53
L’INQUINAMENTO DEL MARE
E LA MINACCIA DELLA BIODIVERSITÀ
Il tema dell’inquinamento marino è stato ripreso come critico nell’Agenda 2030 che promuove la mobilitazione
su questi temi con un SDG dedicato. Tra le principali preoccupazioni legate alla tutela della salute degli oceani
e dei mari vi è la perdita di biodiversità e l’inquinamento, in particolar modo quello causato dalla dispersione
di materiali plastici.
Lo stato di salute del mare e degli oceani rappresenta una minaccia per un enorme numero di persone, circa tre miliardi, che
dipendono dalla biodiversità costale e marina per la loro sopravvivenza. Questo vale soprattutto per le economie basate su
piccole attività di pesca.
Gli oceani assorbono circa il 30% dell’anidride carbonica.
Circa il 40% degli oceani subiscono gli impatti diretti dell’attività dell’uomo: inquinamento, sfruttamento della pesca e
perdita degli ecosistemi costali.
Il 20% della barriera corallina è distrutta e senza possibilità di recupero, un altro 24% è a rischio nell’immediato e un
25% lo è nel lungo periodo.
rischio e realizzato un censimento del gestito da The Nature Conservancy, Il mar Mediterraneo negli ultimi 50 anni ha perso il 41% di mammiferi marini e il 34% della quantità totale di pesce 7 ,
materiale plastico disperso in mare. una tra le più importanti organizzazioni fenomeno dovuto in gran parte al sovrasfruttamento della pesca.
L’obiettivo era quello di individuare le mondiali per la conservazione degli Ogni anno circa 10 milioni di tonnellate di plastica fi niscono negli oceani e determinano la creazione di concentrazioni
informazioni su tipologia, dimensioni ecosistemi, nasce dal voler contribuire in di materiali plastici di dimensioni particolarmente elevate; quella presente nell’Oceano Pacifi co ha le dimensioni della
e colore dei rifi uti presenti nel mare maniera concreta alla loro salvaguardia. Turchia.
così da valutarne la pericolosità per le Sostenuto a partire dal 2014 (con un La mobilitazione auspicata dalle Nazioni Unite risulta molto complessa, specialmente nella raccolta dei fondi: la Convention
specie marine. Per l’occasione, Costa ha contributo di 2,5 milioni di USD) il on Biological Diversity, ad esempio, stima un investimento iniziale di circa 32 miliardi e una spesa annuale di circa 21 miliardi
promosso una serie di incontri con gli programma ha permesso di realizzare di dollari l’anno per poter ridurre l’eff etto dei cambiamenti climatici con le attuali tecnologie. Investimento necessario se si
ospiti a bordo per illustrare le attività del una serie di strumenti innovativi e di pensa che, senza mitigazione, i danni causati su base annua possono arrivare fi no a 200 miliardi di euro. Un problema di
gruppo di ricerca, i principali risultati identifi care risorse fondamentali per non semplice soluzione: è per questo che l’ONU auspica una collaborazione multilaterale, specialmente per quanto riguarda
e gli impatti dell’attuale modello di supportare i processi decisionali e la tutela delle aree più vulnerabili. In questo giocheranno un ruolo importante sia la ricerca scientifi ca, per comprendere e
pesca sulla biodiversità, sempre nello determinare gli investimenti destinati quindi prevedere meglio le dinamiche dell’ecosistema marino e costiero, sia soprattutto la trasformazione dei modelli di
spirito di contribuire a raff orzare il alle aree costiere lambite dagli oceani. produzione e consumo.
processo di sensibilizzazione sullo stato La mancanza di una mappatura puntuale
dell’ambiente marino e sull’impatto e di dettagli a livello locale sullo stato Tra le problematiche più urgenti vi è quella legata allo sfruttamento della fauna e della fl ora marina: la crescente domanda
di prodotti ittici sta infatti gradualmente superando l’off erta e sistemi non sostenibili di pesca stanno di fatto accelerando
generato dalla mancata osservanza di salute degli oceani e, in particolare questo meccanismo. Un altro legame, meno evidente ma altrettanto importante, riguarda la progressiva acidifi cazione dei
di regole e pratiche responsabili. delle coste, preclude infatti i corretti mari e degli oceani dovuta alla quantità di CO presente nell’atmosfera e all’innalzamento del livello e delle temperature
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Gli oceani forniscono metà dell’os- stanziamenti di fondi. Senza questo tipo dei mari, con signifi cative conseguenze su biodiversità e equilibrio dell’ecosistema.
sigeno indispensabile per il pianeta, di supporto la pianifi cazione di attività
garantiscono sostentamento per mi- di ripristino e, soprattutto, la defi nizione La consapevolezza sulla necessità di aff rontare questi temi rappresenta un primo importante passo per promuovere
lioni di persone nel mondo e deter- delle priorità d’intervento non sarebbe comportamenti più virtuosi da parte di tutti e, in particolar modo, delle imprese. Limitare la dispersione di materiali inquinanti
minano di conseguenza un impatto possibile. Il sostegno a Mapping Ocean nel mare e contrastare il cambiamento climatico rappresentano senza dubbio le tematiche emergenziali e richiedono
signifi cativo sulle economie costiere. Wealth ha permesso fi no ad ora di l’attivazione di programmi a livello globale in grado di catalizzare l’impegno di tutti gli stakeholder.
Il supporto di Carnival Corporation conoscere lo stato di salute di un 7 Fonte: ISMAR - CNR.
al progetto Mapping Ocean Wealth signifi cativo numero di km di coste.