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57

SEA

PROTEGGERE GLI EQUILIBRI

DEL MARE

Oltre agli scarichi a mare ammessi dal-

la normativa, tra le altre attività poten-

zialmente più impattanti sull’equilibrio

bio-marino vi è lo

smaltimento effet-

tuato in fase di navigazione

, che può

comportare il trasferimento involonta-

rio di specie marine in zone geografiche

diverse da quelle di origine, trasportate

all’interno delle cisterne utilizzate per

le acque di zavorra o presenti nelle in-

crostazioni dello scafo.

Ciò può causare problemi significativi

non solo nelle aree circoscritte in cui

questo si verifica, ma anche all’intero

ecosistema minacciando le specie indi-

gene con conseguenze dirette di carat-

tere economico.

Per ridurre e prevenire il rischio di tra-

sferimento involontario di specie aliene,

Costa disciplina lo scarico delle acque di

zavorra secondo procedure di stabiliz-

zazione della nave che prevedono uno

scambio sequenziale

12

. Anticipando un

requisito normativo, non ancora in vigore

e obbligatorio solo in alcuni paesi, tutte

le navi della flotta smaltiscono questa ti-

pologia di acque in mare aperto (oltre le

200 miglia) prima di arrivare nella nuova

area di destinazione. Particolare atten-

zione viene fatta inoltre sul fronte della

pulizia degli scafi

; regolarmente pianifi-

cata per ogni singola unità navale nel corso

delle attività di dry dock, questa permette

di eliminare le sedimentazioni presenti

nelle zone maggiormente esposte (bulbo

di prua e prese a mare) all’interno delle

quali si insediano forme di vita marina.

12

Non tutte le specie animali e vegetali trasportate involontariamente riescono comunque a

sopravvivere all’interno delle cisterne; la lunghezza delle tratte percorse, la temperatura e la qualità

delle acque stesse ne determinano spesso l’estinzione prima dello scarico in prossimità della costa.

Con l’adesione a

Whalesafe

, progetto co-finanziato dall’Unione

Europea attraverso il

programma Life+

,

che vede inoltre il

coinvolgimento di partner quali Università degli Studi di Genova,

Costa Edutainment, Direzione Marittima di Genova, Capitaneria di

Porto di Savona e Softeco, Costa rilancia ulteriormente il proprio

impegno per la tutela dei cetacei. Obiettivo principale di Whalesafe

è l’implementazione di strumenti di monitoraggio e protocolli di

condotta in grado di identificare i rischi che minacciano i capodogli

e prevenire gli eventuali incidenti in mare.

La collaborazione di Costa Crociere prevede l’attivazione di

numerose iniziative di

sensibilizzazione degli ospiti a bordo

,

tra cui la trasmissione del video dedicato al progetto e le attività

di entertainment dedicate ai piccoli passeggeri. All’interno del

programma degli

Squok Club

, i bambini possono imparare,

giocando, a riconoscere le diverse specie di cetacei che vivono nel

Santuario Pelagos

, l’area marina protetta di circa 90.000 Km

2

creata nel 2001 nel Mediterraneo. Durante la navigazione

in prossimità di queste acque è infatti possibile avvistare dalla nave

i grandi mammiferi marini e riconoscerne le caratteristiche distintive.

Il coinvolgimento rispetto alla conservazione di questi preziosi

esemplari continua anche a terra, presso il

Palacrociere di Savona

,

con la

mostra dedicata ai cetacei

del Santuario Pelagos

. Un altro

interessante strumento con cui Costa Crociere contribuisce attivamente

a diffondere e approfondire l’importante esperienza di Whalesafe.

Il progetto Whalesafe

sale a bordo delle navi Costa Crociere