Page 62 - BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2016
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                                             ISOLA DEL GIGLIO



                                             OPERAZIONI DI RIPRISTINO






                                              Per Costa Crociere la salvaguardia  principalmente lavorato alla rimozione dei                    ripristino ambientale, come confermato  membri dell’Osservatorio Ambientale,
                                              dell’ambiente   dell’Isola  del    Giglio sedimenti sottili e dei frammenti di cemento            dall’Osservatorio stesso, sono state condotte  controlla inoltre la validità dell’attività
            13   www.regione.toscana.it/osservatorio-  rappresenta una priorità congiuntamente  dai fondali limitrofi alla costa, compresi tra   in modo tale da garantire il livello più basso  svolta dal gruppo di lavoro composto   (*)  A seguito delle decisioni intraprese dai
            costa-concordia.                                                                                                                                                                                                           responsabili delle attività nell’area, le fasi
                                              all’impegno nel restituire alla comunità  il  0 e 40 metri di profondità. Le operazioni           possibile di disagi alla popolazione, curando  dall’Università La Sapienza di Roma, dal   n.5 e n.6 del progetto di ripristino hanno
            14  Agenzia Regionale per la Protezione della   suo patrimonio naturale e paesaggistico  svolte durante la rimozione del relitto hanno   soprattutto l’abbattimento del rumore di  CIBM (Centro Interuniversitario di Biologia   subito delle variazioni a livello cronologico
            Toscana.                          marino. Come stabilito, nel corso del  comportato infatti il deposito di materiali                cantiere e la garanzia della qualità delle  Marina ed Ecologia Applicata di Livorno), dal   rispetto al piano precedente (ultimi
                                              2016  sono proseguite le operazioni  di  naturali e artificiali sul fondale, alterandone          acque. Il risultato delle analisi condotte nel  Dipartimento DISTAV dell’Università di   aggiornamenti giugno 2017).
                                              ripristino del sito interessato dal recupero  le condizioni. La rimozione risulta quindi          2016  e  certificato  da  Arpat  conferma  Genova e, fino al 2015, come da programma
                                                                                                                                                                             14
                                              del relitto della Concordia, avviate a  essere  indispensabile  al  fine  di  ristabilire         la trasparenza delle acque ai più alti livelli  anche da Oceanomare Delphis, incaricato
                                              novembre 2014 dal Consorzio Micoperi  nel tempo un ambiente idoneo e in grado                     del  mare  toscano.  L’ente,  congiuntamente  del monitoraggio dei mammiferi marini e
                                              con il monitoraggio dell’Osservatorio  di garantire il progressivo ripristino della               all’Istituto Superiore per la Protezione e  del loro stato di salute nelle zone interessate
                                              Ambientale . Nel corso dell’anno si è  vita marina originaria. Le operazioni di                   la Ricerca Ambientale (ISPRA) e agli altri  dalle operazioni di pulizia.
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            I FONDALI DELL’ISOLA DEL GIGLIO: LE FASI DEL PROGETTO DI RIPRISTINO

               1   PRIMA FASE                           2     SECONDA FASE                      3     TERZA FASE                             4     QUARTA FASE                        5     QUINTA FASE   (*)                 6       SESTA FASE   (*)



               Rimozione e smaltimento dei gusci di mitili   Taglio e rimozione  degli 11 anchor blocks   Taglio e rimozione delle 6 piattaforme sottomarine   Smaltimento delle diverse tipologie di sacchi di   Rimozione  e  smaltimento  di  sedimenti  fini   Rimozione  dei  detriti  attraverso  diverse
               depositati  nei  fondali  (area  di  circa  4.000  m )   di sostegno. Nell’ottica di salvaguardare la   utilizzate per la rotazione e l’appoggio dello scafo   cemento utilizzati per la realizzazione del falso   depositati sul fondale in seguito alle attività di   metodologie di raccolta e di estrazione in base alla
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               trasportati dai mezzi utilizzati nelle operazioni   sopravvivenza dei mammiferi marini nell’area   della nave. Rimozione dei sacchi di cemento e dei   fondale di appoggio del relitto, previsto attraverso   rimozione del relitto attraverso sorbonatura   loro profondità, tipologia e dimensioni.
               di  rimozione.  Effettuati  attraverso  un  sistema  di   limitrofa alle operazioni è previsto l’intervento   sedimenti presenti sui pianali delle piattaforme   la messa in pratica di diverse tecniche per garantire   manuale.
               aspirazione sottomarino si provvede alla rimozione   dell’ente  Oceanomare Delphis  in collaborazione   (consolidati attraverso l’uso di Water Glass) dalla   lo spostamento intatto dei sacchi. Per questa attività
               dal fondale e al trasferimento dei mitili in superficie.   con il Centro Interuniversitario di Biologia   superficie di tre principali piattaforme.   è stata realizzata un’apposita benna a garanzia di
                                                        Marina ed Ecologia  Applicata (CIBM) e                                               una rimozione sicura.
                                                        l’Università La Sapienza di Roma  per  verificare
                                                        la presenza di mammiferi nell’area limitrofa alle
                                                        operazioni per la salvaguardia della sopravvivenza.
                                                        A garanzia di tale scopo gli enti avranno la facoltà
                                                        di bloccare momentaneamente le operazioni
                                                        se avviene la rilevazione di mammiferi marini
                                                        all’interno di un raggio di 1.000 metri.
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