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TOMORROW

Questo tipo di scelta comporta un

percorso di transizione impegnati-

vo il quale, oltre a essere sostenuto

dall’impegno responsabile di Carnival

Corporation, può ora beneficiare di un

contesto maggiormente favorevole ri-

spetto al passato e sensibilmente più

ricettivo sul piano della ricerca di so-

luzioni infrastrutturali adeguate e di

specifiche normative di riferimento. A

determinare l’accelerazione verso que-

sto tipo di evoluzione il nuovo impian-

to regolatorio adottato recentemente

dall’IMO (International Maritime

Organization) il quale prevede l’uti-

lizzo di combustibile a basso impatto

ambientale. In tale contesto si inseri-

scono, inoltre, le nuove regole stabilite

dall’Unione Europea. Queste ultime,

infatti, oltre ad imporre a partire dal

2020 l’utilizzo in acque europee di

combustibili con un contenuto di zol-

fo inferiore allo 0,5%, sono destinate

a generare riflessioni e a promuovere

soluzioni attuative per lo sviluppo di

infrastrutture necessarie per rendere

il gas liquefatto naturale disponibile

in tutta Europa. A fronte di questo i

paesi che si affacciano sul Mediterra-

neo saranno quindi chiamati a colmare

il gap attuale rispetto ai porti del Mare

del Nord, nelle cui aree sono già state

annunciati e attivati piani specifici per

il bunkeraggio dell’LNG. L’Italia sta la-

vorando nell’ottica di cogliere questa

opportunità. Il progetto Gainn (tra i

principali soggetti promotori

Rina

e

Ministero dei Trasporti

) prevede in-

fatti lo sviluppo di nove progetti-pilota

in altrettanti porti, con l’obiettivo di

anticipare la normativa nazionale la

quale dovrà recepire (entro novem-

bre 2016) la Direttiva UE94/2014

sull’utilizzo dei carburanti alternati-

vi, che stabilisce le regole di base per

la creazione dell’infrastruttura euro-

pea per la gestione dell’LNG.

A livello di scenario globale, le dinami-

che attese negli altri principali mercati

crocieristici si profilano eterogenee e

legate a diverse dinamiche di sviluppo.

In Nord America, sebbene indietro sul

piano infrastrutturale, la realizzazione

delle piattaforme per il bunkeraggio

dell’LNG dovrebbe essere favorita dal-

la significativa presenza della materia

prima sul territorio. A tale proposito,

deve essere tuttavia precisato che, le

aree di stoccaggio del gas liquefatto

naturale non sono sempre prossime ai

porti di scalo. Del tutto diversa la situa-

zione nell’area Asia-Pacifico: agli inve-

stimenti effettuati in Cina, Singapore e

Corea del Sud per lo sviluppo dell’LNG

per uso marittimo, sono seguiti parzia-

li adeguamenti sul piano normativo at-

tuati nello specifico in alcuni dei mag-

giori porti marittimi e fluviali (quali

ad esempio: Hong Kong, Peral River

Delta, Yangtze River Delta e il Mare di

Bohai). Di conseguenza, appare molto

difficile che l’LNG riesca a svilupparsi

pienamente finché non entreranno in

vigore nuove normative caratterizzate

da parametri più severi in linea con il

modello europeo.

Navi da crociera

e impatto

Crescita

nel comparto

navale

della propulsione

a LNG

INCIDENZA DEL COMPARTO

MARITTIMO SULLE EMISSIONI

DI CO

2

GLOBALI

3% - 4%

NAVI DA CROCIERA

SUL TOTALE DEL NAVIGLIO

COMMERCIALE

0,6%

MARZO 2015

59

NAVI A LNG

PREVISIONE

AL 2020

1.000

NAVI*

* Fonte DNV.