Se la disponibilità del gas naturale è garantita dai numerosi
e ricchi giacimenti presenti in tutto il mondo, che lo rendono
prossimo e facilmente utilizzabile, stessa cosa non avviene per
l’LNG la cui forma liquida non è sempre disponibile in maniera
capillare e per questo pone al centro le tematiche gestionali
legate al suo approvvigionamento. La principale sfida per
permettere a questo combustibile di entrare nel futuro del
trasporto marittimo sarà quindi proprio quella di riuscire a
garantirne il rifornimento costante laddove serva, attraverso lo
sviluppo di una supply chain efficace.
Tom Strang, Senior
Vice President di Carnival Corporation
e responsabile del
Progetto LNG, intervistato sul tema della disponibilità del gas
liquefatto naturale, così commenta: “
Per alimentare le nostre navi
ne avremo bisogno in quantità significative e in luoghi ben precisi,
legati ai nostri principali porti di scalo. Un esempio su tutti è
quello legato alla disponibilità nell’area del sud della Florida, in cui
seppur presente, il gas naturale non è reperibile in forma liquida
e nelle quantità che ci servono. Inoltre, occorre ancora superare
alcuni ostacoli normativi in quanto non esiste un regolamento
internazionale che disciplini il bunkeraggio. Soltanto lavorando
insieme a tutti i soggetti interessati saremo in grado di affrontare
con successo questi aspetti vincolanti e le potenziali difficoltà
”.
Difficoltà legate anche alla densità dell’LNG il quale, essendo
circa la metà di quella dei combustibili convenzionali, richiede un
serbatoio di volume maggiore: per questo motivo le nuove navi
saranno progettate e costruite per gestire un’autonomia di 14
giorni e garantire le normali operazioni di bunkeraggio.
Carnival Corporation sta lavorando attivamente per sensibilizzare
e coinvolgere tutti gli stakeholder di riferimento (fornitori, porti,
istituzioni di riferimento e società di classificazione in primis)
a collaborare nell’ottica di rimuovere gli ostacoli e cogliere le
opportunità legate all’utilizzo di questo combustibile naturale.
La Corporation si pone inoltre quale promotrice a livello di
industry per far conoscere i reali benefici e i vantaggi derivanti
dalla conversione all’utilizzo del combustibile a minor impatto
ambientale presente sul mercato e crede fortemente che la sua
progressiva diffusione nel settore crocieristico sia principalmente
una questione di tempo. Strang è convinto che nel futuro l’LNG
diventerà la principale tipologia di combustibile per il comparto:
“
Non ci sono dubbi nel lungo termine: le nuove navi da crociera
saranno alimentate a gas liquefatto naturale. Nel prossimo
futuro, saranno principalmente interessate le unità destinate
alla navigazione su itinerari regolari. A livello di incidenza sulla
flotta crocieristica mondiale, l’aumento sarà lento ma progressivo
in quanto si tratta di una soluzione più conveniente per le nuovi
navi; mentre per quelle già in servizio da tempo le modifiche e gli
interventi richiesti comportano soluzioni significative sul piano
degli investimenti e impegnative sotto il profilo tecnico
”.
L’aspetto correlato alla riduzione delle emissioni e i nuovi impegni
stabiliti a livello mondiale sulla lotta al cambiamento climatico
catalizzeranno sicuramente l’attenzione di molti operatori del
settore verso questo tipo di scelta. Strang conclude sottolineando
che nessuna innovazione di questa portata è possibile senza
una giusta dose di lungimiranza, quella che Carnival ha
sempre saputo dimostrare consolidando la propria storia di
successo: “
Anche se alcuni considerano l’impegno di Carnival a
favore dell’LNG una scommessa, la realtà è che questo tipo di
combustibile presenta caratteristiche che ne fanno la soluzione
più efficace da adottare in ambito marittimo, sia sul piano della
riduzione dell’impatto ambientale sia in termini economici
”.
Il futuro dell’LNG